Chiuse gli occhi e vide blu. Ma non era proprio un blu deciso,
era più che altro una variazione cromatica tra viola e cielo notturno,
né viola né blu, né carne né pesce.
Ma dove si trovava? Non ricordava come, ma sapeva che stava viaggiando.. ma
dove? Dove era diretto, e soprattutto, da dove era partito?
Solo blu.
Sentiva, unico suono, il rimbombare dei suoi passi che attraversavano una landa
desolata e sconosciuta ad ognuno.. oppure erano i battiti del suo cuore, ed
il blu la sua anima? Non gli sembrava poi tanto diverso... infondo anche l'animo
umano, psiche dei mondi, è un luogo desolato, inesplorato, sconosciuto.
Ad un tratto tutti questi pensieri non gli interessavano più e la sua
mente venne riportata a ritroso, in un prato fiorito,
"Non ti scorderò mai..." lo stava dicendo ad una persona che
gli sedeva accanto, forse una donna da lui amata tempo addietro, forse il suo
primo "falso" amore, dato che la vicenda era a lui nota, il paesaggio,
le emozioni e le parole... ma, allora, perche' quel volto restava senza un nome?
Chi era l'essere che gli stava accanto?
Notte.
Sfondo nella sua amnesia di un ricordo il blu pallido dei "non ti scordar
di me".
Perché dopo tanto tempo questi pensieri continuavano
ad affollare la sua mente?
Rimossi, gettati, infangati, che ne era stato in tutto questo tempo?
Che cosa era il Tempo?
Da quanto si era smarrito in quell'indefinibile blu?
Non lo sapeva, il Tempo, lo Spazio e la Materia erano per lui alieni e selvaggi.
Blu, un oceano di emozioni, onde della mente che si infrangono sugli scogli
della razionalità.
Ora le grandi domande che da sempre assillano l'uomo erano evanescenti, immote.
Chi, anzi no, cosa era stato prima?
No, non la macchina pensante che è chiamata uomo! Non poteva accettarlo...
Blu. Indistinto ed indeciso, si sentiva come quel blu, perso, sconvolto e triste
ma immensamente LIBERO.
Perché, Perché, Perché...
Basta! Non trovava più domande a cui dare risposta, credeva, anzi era
certo, che in quel luogo le domande avevano risposte prima ancora di essere
formulate...
Ma perché era lì?
Ormai non aveva più senso saperlo. Era lì e basta...aveva capito,
però, una grande cosa: da secoli domande attendevano risposte e lì,
in quel blu indeciso, c'erano le risposte, nell'indecisione si celava la fermezza,
nell'inconsapevolezza la verità, nell'ignoranza la somma sapienza...
...BLU...
Ad un tratto vide in lontananza una luce azzurrognola, intensa e decisa, ma
cos'era?...
In lontananza risuonò un vagito, ma non poteva essere quello di un bambino,
era qualcosa di più arcano e misterioso, era la nascita silenziosa di
una stella, immersa in un blu cosmico simulacro dell'anima.
Mothmor