Login

Inserire login e password è diventata la cosa più banale del mondo, un gesto che qualcuno compie anche una decina di volte nel corso di una giornata.

Cambio le mie password con cadenza regolare, accumulando nella mente sequenze alfanumeriche più o meno ricostruibili, per garantirmi l’accesso non solo a ciò che sta fuori ma in molti casi anche a ciò che sta dentro al mio computer.

Paranoia? Decisamente. Mi chiedo se in futuro qualcosa sostituirà tutto ciò, o se continueremo a dipendere da codici, numeri e tessere.

Ci spostiamo verso un mondo decisamente simbolico. Era già abbastanza assurdo che io dessi ad un omino un pezzo di carta, ricevendo in cambio focaccia; adesso nessuno si stupisce più quando dà ad un analogo omino un pezzo di carta per ottenere in cambio un numero, che inserito in una apparecchiatura gli darà la possibilità di parlare con qualcuno a distanza. Le schede ricaricabili dei cellulari, per intenderci.

Se un giorno venissi esposto a raggi gamma, o venissi morso da un ragno radioattivo, o scoprissi di essere un mutante, non vorrei un potere eclatante. Niente volo, né vista a raggi X, né scheletri di adamantio: mi basterebbe saper indovinare sequenze alfanumeriche…

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