Disteso obliquamente sull’amato letto da una piazza e mezza, impreziosito dal copriletto estivo rosa e bianco, leggo e medito sulla serata.
Sto leggendo Amiga Format: mio padre lo compra a Genova. E’ in inglese, ed il fatto che io legga riviste in inglese è qualcosa di cui vantarsi.
Questo mese c’è la recensione di un software che permette di simulare il brush mapping con Sculpt Animate 4D (che notoriamente non supporta il brush mapping). Gli dai in pasto un IFF e lui te lo vettorializza e lo converte in un oggetto per Sculpt. Oddio, vettorializza è un parolone: diciamo che converte ciascun pixel in un quadrato, sparandoti fuori oggetti dalle dimensioni oscene.
Guardo rapito l’immagine a corredo dell’articolo: una cartolina semitrasparente riporta l’immagine di un mago, e proietta luce colorata su una sfera posta dietro di essa.
Io non sono ancora uscito dalla fase “Teiere e sfere riflettenti su pavimenti a scacchi” e forse non ne uscirò mai, nonostante le mie letture colte. Amiga Format, CU Amiga, Amiga Byte ed Amiga Magazine (con Transactor/action, la rubrica del programmatore), tutorial su Turbo Silver ed il suo successore, Imagine, allusioni alla Firecracker24 (una scheda grafica a 24 bit! Sedici milioni di colori sullo schermo tutti contemporaneamente!) ed al Video Toaster ed il favoloso LightWave.
Osservo ancora l’immagine del mago: sì, ma come me lo procuro, questo software? E se anche ce l’avessi, quanti giorni ci metterei a fare il rendering di un oggetto così complesso? Ammesso che basti il mega di memoria… quanto desidereri almeno un hard disk e quella roba per avere memoria virtuale!
Mentre questi pensieri mi turbinano in testa, vedo in tv qualcosa di strano: Star Trek? Ma la musica non è la solita, è quella del film… non ci sono manco Kirk e Spock. Ho capito, la nuova serie di cui parlavano.
Eccitato, mi metto a guardare.
In questo periodo nulla è strano: il mare alla mattina, la partenza per la Sicilia lontana (oddio, e come farò senza computer per tutto quel tempo?), per i compiti delle vacanze in qualche modo ci si arrangia. L’anno prossimo l’esame, e poi si va allo scientifico. Che non so manco cosa voglia dire, ma ha tutto un altro suono rispetto al classico, su. E magari si usano di più i computer, che dove sono io adesso il massimo sono quei c64 al terzo piano.
Sarò franco: penso proprio che diventerò un gran figo. No, non fisicamente, siamo seri. Ma qualcosa combinerò, sono sempre stato un genietto.
c’è gente che ogni volta che guarda indietro trova pretesti per farsi del male.
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