Che poi, uno dà per scontato che se è una bella giornata ti alzi dalla sedia e vai a fare due passi.
E magari fai un giro, e vedi amici, e ti ci incazzi perché sei irascibile o pensi che in fondo li ami, anche solo perché ci sono.
E parli sempre delle stesse cose ma è bello così, o spettegoli, e ti rimane quel senso di imbarazzo che viene quando fai una cosa sporca… ma poi pensi che in fondo non fai male a nessuno, e pace.
Queste cose non filtrano sempre qui, nei blog. C’è chi ne parla, chi invece racconta storie strane, o sogni, o filosofia spicciola che meno male che non ti legge un filosofo altrimenti passerebbe ore a spiegarti quanto siano *banali* le tue speculazioni.
E magari qui sembra anche tutto un po’ più triste di com’è, o più malinconico, per il solo fatto che sono riflessioni. Aggiungi che magari ti dai delle regole stupide come quella di non usare emoticon… e magari diventa un mortorio, così tutto in bianco e nero.
Ma è un aspetto della realtà. Tu fai così: leggi solo quando sei nell’ordine di idee. Se non hai voglia lascia perdere, e vivi la vita là fuori. Altrimenti ascolta qualcosa di adatto, e dammi cinque minuti che ti spiego cosa penso io, quando ascolto qualcosa di adatto, e magari è notte fonda e non è il caso di uscire.
E per alcuni sarebbe anche bello, ma ci si adegua a schemi preconfezionati. Nulla di troppo grave, su, finché non si dà fastidio a nessuno. Mica te la rubo, la notte.
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