La pagina dell'oracolo

Mothmor

Una sera come tante Una sera come tante...
Troppe.
Un locale come tanti, sconosciuto.
Tanta gente che si muove scoordinatamente, onde di luce colorata che non suscitano emozioni.
La musica che ti fa tremare lo stomaco...
Il fumo che arrossa gli occhi neri di trucco.
Una sera vuota come quelle che ho sempre trascorso, come quelle che trascorrerò...
Ma la luce e la musica stasera sono diverse.
Stasera vogliono comunicare qualcosa. Qualcosa che non riesco a capire.
Un ballo svogliato, tanto per non restare ferma ed attirare troppo l'attenzione.
Poi all'improvviso nella bolgia di occhi due occhi colpiscono la mia attenzione...
Occhi strani, vuoti e annoiati, ma che lanciano occhiate attente che scrutano l'ambiente...
Per un attimo hanno incrociato i miei... un attimo solo
Eppure per un attimo qualcosa é cambiato...
Io e lo sconosciuto dagli occhi tristi ci siamo incontrati e abbiamo capito che siamo simili...
Sembriamo gli ultimi esemplari di una razza in via di estinzione...
Eppure...
Passano le canzoni, e ora che sono seduta in disparte ripenso agli occhi che per un secondo hanno scosso la serata...
Alzo la testa e lo vedo di nuovo davanti a me... seduto di fronte a me c'é lui che mi fissa...
non distoglie lo sguardo.
A cose normali avrei trovato fastidioso questo atteggiamento, eppure stanotte... potrei innamorarmi, stanotte potrei smettere i miei panni, togliermi la maschera.
Baciami.
Baciami ora, in questa notte strana e banale, in questa confusione di luci e musica... fallo ora perché domani non sarò più qui, perché domani non ci sarà più la musica a coprire le nostre inutili parole, non ci saranno più le luci danzanti sulle teste di quei manichini in pista.
Baciami ora, perché domani le sedie su cui siamo seduti saranno alzate e capovolte sui tavoli. Fallo ora che non so il tuo nome, che non conosco il tuo passato, che non mi interessa il tuo futuro.
Perché non so se domani ci rivedremo, non so se rivedendoti vorrò parlarti. Non ti conosco. Non mi conosci. Ed é questo che rende tutto perfetto. Non ci sono pregiudizi, niente idee contrastanti. Adesso l'idillio é perfetto, non rovinare tutto venendo qui a parlare di te, di me, del mondo. Non mi interessano... non stanotte.
Baciami e basta.
Eppure ti alzi, mi fissi con la coda dell'occhio e accenni un sorriso.
Ricambio. Ho capito.
Stanotte non é la nostra notte.
Questa notte strana porterà sogni strani.
Esco, mi metto la giacca sulle spalle, do uno sguardo veloce al cielo, mi incammino verso la mia macchina sotto la luce tremula di un lampione invernale.