Viaggio – 5

Rimuginando ancora sugli attori, cammino sulla spiaggia. Il mare è rosso, il cielo blu scuro, il sole allo zenith.

Non credo di incontrare più nessuno, qui è tutto deserto. Non vedo neppure la bicicletta. Evidentemente si è stufata di venirmi dietro, sono posti troppo strani, questi.

Un uomo di cristallo, dentro il quale si muovono parecchie luci puntiformi ed abbaglianti, sembra determinato a smentirmi. Giusto per puntiglio. E’ disteso quasi su un fianco, ed ha il braccio destro proteso come ad indicare qualcosa nel cielo.

«Ciao, ti stavo aspettando.»
«Non è vero, amico di cristallo. E’ un trito trucco narrativo per dare un’aria veggente a qualche personaggio appena introdotto.»
«Ti comporti come chi vuol far intendere di saperla lunga. Ed invece la tua memoria si spinge a qualche secondo fa, mentre la mia abbraccia l’intero universo.»
«Non può essere vero. Cosa ti ricorderesti?»
«Ricordo un abisso talmente silenzioso da farti esplodere le orecchie.
Ricordo la luce che meravigliosa ed incosciente germogliò e si diffuse.
Ricordo il suono che ancora senti echeggiare nella tua mente.
Ricordo il momento in cui qualcuno che esisteva da sempre prese coscienza di sé e si divise in mille frammenti.
Ricordo angeli di luce che crearono le stelle, e si addormentarono cantando inni alla vita.
Ricordo il pianto di dolore per la prima morte.
Ricordo il sorriso dell’amore ed il suo camuffarsi in mille forme.
Ricordo la nascita dell’uomo ed il suo rinchiudersi in un universo da lui generato.
Ricordo la nascita del simbolo, della bugia, dei castelli e della mente che si osserva.
E tutti questi ricordi sussurrano “Sarò Sempre”.»
«Non è vero. Nulla di tutto ciò è successo sul serio. Sono solo invenzioni del tuo pensiero di cristallo.»
«Certamente. Ma non sono ricordi che senti di possedere anche tu? Non è quello che nasce quando i pensieri si fanno rarefatti?»
«Qualche volta. Ma sono solo fantasticherie.»
«Eppure c’è un fondo di verità. Pensaci. Sei mai riuscito a creare qualcosa dal nulla?»

Ho fissato la sabbia per qualche minuto senza parlare, poi me ne sono andato. Probabilmente mi stava accusando di essere banale. In fondo sono troppo grande per credere a certe cose.

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