Viaggio – 23

Ed è subito sera.

I lampioni gialli forniscono la provvidenziale atmosfera natalizia; fischietterei “Jingle Bells”, ma verrebbe assorbita dal buio senza lasciare traccia. Il Buio Arancione Metropolitano è fra i più aggressivi: sorride e mormora “va tutto bene” mentre ti soffoca con un cuscino sulla faccia. Speriamo che questa sera non abbia fame, o che sia troppo impegnato a flirtare con le luci gialle.

Cammino guardando in basso, in alto non c’è nulla da vedere. Cerco un digestivo di fortuna per rianimare lo stomaco, l’incontro con quell’artigiano era di certo un cattivo presagio.

Più o meno a metà della strada verso il nulla, tra il lampione 625 ed il 626, vengo affiancato da un uomo con un cappotto nero.
«Ciao, sono il tuo migliore amico!»

In certi momenti mi sento un mostro. Per fortuna ho la bocca intorpidita dal freddo ed il Buio Arancione Metropolitano non accorrerebbe al mio fischio bitonale… Diamine, un tempo ero infallibile. In due minuti era lì, come un cagnolino.
Ma stasera non è proprio il caso di far brutte figure. Poi non credo che si accontenterebbe di sbranare lui senza neppure assaggiarmi.

«Ciao, migliore amico. Scusa se te lo chiedo, ma… Sei proprio sicuro di essere il mio migliore amico?»
«Certo! Ecco il tesserino!»

Diavolo di un amico! Questo è un osso duro: ha tutte le scartoffie del caso.

«Beh, vedi, non basta un cartoncino plastificato a fare di te il mio migliore amico…»
«Certo che no! Guarda come sorrido!»
«…Eh?»
«A me puoi raccontare tutto! Sarò d’accordo sempre e comunque. Leggo tutto ciò che scrivi, conosco i tuoi modi di dire e li uso a mia volta. Trovo che tu sia bravissimo in tutto ciò che fai; sai un sacco di cose, fai battute spiritose… Vivo nel culto della tua persona, se così si può dire.»
«E’ ridicolo! Chi avrebbe bisogno di un amico simile? Senti, la gente mi vuole bene per come sono, non per quel che faccio. Sono mediocre e so di esserlo, non ho bisogno di circondarmi di gente che mi osanni.»
«Ti apprezzo anche quando sei ipocrita come adesso, davvero! Le tue sono bugie a fin di bene. So che in realtà muori dalla voglia di sentirti dire che anche questo racconto in cui ci troviamo è geniale. E lo è, giuro! Forse potevi impegnarti di più sul finale, ma anche così…»
«Senti, lo sai fare il fischio bitonale?»
«Beh, non perfetto come il tuo, ma…»
«Fa’ sentire.»

Questa sera il Buio Arancione Metropolitano era di buon umore, non mi ha neppure sfiorato. Peccato per il mio migliore amico, non è bello essere dilaniati sotto le feste.
Gli ho fregato il cappotto ed il tesserino, mi sarà utile: muoio dalla voglia di essere il migliore amico di qualcuno.

Commenti

4 risposte a “Viaggio – 23”

  1. Avatar lordmax
    lordmax

    non male, divertente, ci si potrebbe fare ungdr.
    ^___^

  2. Avatar oracolo

    Ok, ti cedo tutti i diritti.

    Se riesci a fare un gioco di successo anche con le mie noiose crittografie sgrammaticate, costruirò in tuo onore un piccolo tempio.

  3. Avatar lordmax
    lordmax

    Figurati.
    Sono riuscito a tirare fuori SOS da una insalata con un tuo raccontino potrei rivoluzionare il mondo.
    ^___^

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