Viaggio – 12

Si esce dall’autostrada.

Ora siamo in una città senza nomi alle vie, le strade sono tutte perpendicolari fra loro. E’ buio, e nevica un poco. Lei guarda fuori.

Il limite di velocità è di 5 kilometri all’ora, e lo rispetto scrupolosamente.

Svolto a sinistra ad un incrocio, e vedo un bambino che gioca triste con un cellulare.

Abbasso il finestrino:
«Tutto a posto?»
«…sì.»
«Davvero? Perché credevo…»
«Tutto a posto. Grazie.»
e continua a giocare con il cellulare. Passo oltre.

Commenti

Una risposta a “Viaggio – 12”

  1. Avatar Celant
    Celant

    non lo so, mi rende triste questo pezzo…
    Complimenti per le tue qualità di “Paroliere”!

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