Viaggio – 10

Uscito dalla casa, impiego anche tre secondi per dimenticare le belle emozioni e tornare alla vita di tutti i giorni.

Imbocco via Aleardi ed incontro Ettore, un mio amico molto superficiale.

«Sei molto superficiale, Ettore.»
«Cosa intendi, esattamente?»
«Non hai valori, sei disposto a giurarmi eterno amore la sera per poi rivendermi al mercato degli schiavi la mattina successiva, non hai un minimo di orgoglio, cambi continuamente idea
«Può darsi che ci sia un fondo di verità, in ciò che dici.»
«Quindi non sei capace di voler bene a nessuno, poiché tutto ti scivola addosso. Inoltre non mi stai mai a sentire quando parlo, impegnato come sei a pensare a te stesso.»
«Ammetto di essere un po’ egocentrico…»
«In sostanza, rimpiango di aver sprecato anni della mia vita nel tentativo di conoscerti e capirti. Non vai bene neppure per un gelato ogni tanto, o come incontro occasionale sull’autobus. Sparisci dalla mia vista, non voglio perdere altro tempo con te. Il mio amico Giulio è molto più genuino di te.»

L’ho lasciato lì, letteralmente di sasso. Non come Giulio, ovviamente. Si è messo a piangere come una bambina. Stronzate, non sa neppure cosa voglia dire volere bene a qualcuno.

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