(Questa è la giornata del trackback e del deep linking, attività con cui tediavo i miei lettori anche prima che il vulcanico Mapelli mi desse degli ottimi motivi per farlo…)
La vignetta di oggi di eriadan mi ha fatto riflettere sulle mie e sulle altrui abitudini di navigazione. E’ vero, molti di noi trascorrono le giornate rimbalzando tra una manciata di siti, effettivamente trasformandosi in macchine da polling. Non c’è nulla di male, purché sia una scelta consapevole; se, invece, dopo qualche ora trascorsa a girare in tondo per la propria stanza – come amava fare il caro Zio Paperone – la paranoia ci assale ci sono dei validi sistemi per espandere i propri orizzonti.
- I feed. Di questi ho parlato estesamente. Non risolvono il problema, ma lo aggirano; diciamo che invece di girovagare tra i soliti tre siti, girovagheremo con poca fatica tra dieci o cento siti. Ma siamo sempre nel nostro cortile, sebbene espanso…
- I collegamenti. C’è un’elevata probabilità che tra i collegamenti di un sito che leggiamo ci siano siti inerenti ed interessanti.
- del.icio.us, digg, reddit, stumbleupon. Il concetto è semplice: qualcuno propone una notizia, o la aggiunge ai propri bookmark, ed altri la valutano. I dati che i vari sistemi reputano più interessanti guadagnano visibilità (ed il succitato Mapelli ha parecchie considerazioni interessanti al riguardo, ma esulano dagli scopi di questo post). Questi siti garantiscono un flusso continuo di informazioni, facilmente personalizzabili per aree tematiche.
Una critica ovvia? Beh, se si esce dal recinto si perde un sacco di tempo e ci si espone ad una enorme mole di informazioni. Una controcritica ancora più ovvia: se voglio fare una passeggiata di due ore preferisco andare in qualche posto che non ho mai visto anziché girare intorno al mio palazzo. Forse.
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