Similitudine

Si può discutere e rimuginare, si può dar corda all’istinto xenofobo.

Ogni tanto mi guardo in giro, in treno o in autobus. Fa caldo, e quasi non si respira. Decine di persone in pochi metri quadri.

Guardo i loro volti: un paio di occhi, un naso, una bocca, rughe, smorfie… e li immagino bambini, mentre piangevano perché la mamma se ne era andata, o li immagino delusi, o innamorati, o innamorati cinquant’anni dopo, quando la passione si è trasformata in una stretta di mano tenera. E non posso che vedere variazioni sullo stesso tema, tante copie di me che hanno fatto scelte diverse ed hanno avuto una sorte diversa.

So che cinque minuti dopo sarei pronto ad ucciderne uno per una parola fuori posto, o che forse un altro mi butterebbe senza pensarci giù da un ponte: ma è più forte di me, ci sono momenti in cui voglio loro bene.

Li amo perché sono come me, e anche perché sono diversi. Perché spesso non ci capiamo, ma siamo animati dalla stessa forza che fa fiorire margherite sui binari.

Beh, mi dispiace, oggi ho scritto ovvietà zuccherose. Tutti abbiamo i nostri giorni no, che diamine.

Commenti

Una risposta a “Similitudine”

  1. Avatar drake&sky

    Anche io oggi sono in vena di ovvieta’…

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