Riguardo al momento esoterico (o mistico, o ciarlatanico a seconda dei gusti) non ci vuole poi molto.
Dormire poco aiuta.
Oltre a quello, si cercano e si trovano connessioni tra avvenimenti e dati completamente scorrelati (pensiero analogico, dicono) e si millanta la capacità di influenzare gli avvenimenti tramite regole di simpatia/antipatia, o rituali di dubbia ortodossia. Tutto questo abbandonando ogni oggettività, e postulando la supremazia dell’osservatore sull’osservato.
(si fa alla filosofia ciò che si farebbe alla matematica se si dividesse per zero con la pretesa di trovare risultati più che soddisfacenti: la via del mistico è fatta di continui ceffoni al buon senso, ed è richiesto un certo amore per il trash e l’infantile con accezione puramente negativa)
Cosa si ottiene?
- Se la magia esiste, ci si allena nella manipolazione delle energie sottili e si acquisisce il controllo sul proprio destino e (di riflesso) sul destino del mondo
- Se la magia è una panzana, uno stato di euforia o di autoipnosi che può essere utile a chi ha, come obiettivo principale più o meno conscio, il cambiamento della propria persona.
Poi vabbè, è anche divertente, ogni tanto.
Lascia un commento