L’otto di coppe rappresenta quei momenti, nella vita, in cui è necessario alzarsi dallo scalino su cui ci si è seduti per sedersi su quello immediatamente antistante.
A chiunque è capitato, dopo aver ingoiato numerose caramelle gommose senza masticarle, di carpire i sottili segreti che differenziano lo stomaco animale da quello umano; ebbene, l’otto di coppe è quel momento di rassegnata consapevolezza, non già un’improvvisa illuminazione ma un lento manifestarsi di una realtà scomoda.
È la necessità di proseguire. Anche se questo comporta l’abbandono delle scarpe.
Grazie alla fluidità delle coppe ed alla doppia, tetragona concretezza dell’otto, l’otto di coppe si sposa bene sia in comune che da soli. È particolarmente apprezzato dall’associazione nazionale medici dentisti.
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