Opinioni

Ho una brutta malattia: opinioni fluide.

Qualunque sia la mia opinione di partenza, l’esposizione prolungata ad opinioni diverse (od opposte) mi polarizza facilmente.

Com’è intuibile, è necessario che le aliene opinioni siano più o meno credibili o che chi le propone sappia dar loro un minimo di credibilità – il che, per la gente come me, è più o meno lo stesso.

I sintomi più gravi della malattia?

  • Se ti conoscono, non ti prendono troppo sul serio. Ma pazienza.
  • Inizi a chiederti quali idee siano nate nella tua testa e quali siano state abilmente impiantate. Perso nel relativismo, siedi inebetito sullo sgabello. Ma pazienza.
  • Non riesci ad avere costruttivi scambi di opinioni con persone garbate. Neppure dieci minuti, e state dicendo la stessa cosa. Particolarmente desolante il caso in cui ti trovi davanti uno con la tua stessa malattia: le opinioni rimbalzeranno senza mai assestarsi. La conversazione di solito finirà con “Mah.”, “Boh.” o “non c’è più la mezza stagione.”

Qualcuno ha una cura?

Commenti

10 risposte a “Opinioni”

  1. Avatar Imizael

    eeeh addirittura? :)

  2. Avatar il suonatore di bonghi

    Tra le varie patologie connesse all’apparato opinionale, la Sua è di certo la meno antipatica (se di mestiere non fa il politicante o il venditore porta a porta di battitappeti).
    Non c’è proprio paragone con la diffusissima “opinioni irremovibili anche a fronte di prove concrete e schiaccianti”, causa di una buona quantità di mali del mondo (e/o religioni del mondo).
    Quindi possiamo simplificare: essendo necessario possedere almeno un’affezione alle vie convincimentali per far parte della razza umana, non Le è di certo andata male.

  3. Avatar oracolo

    Eeeh, voi siete buoni e cari, ma…

    …a pensarci bene, forse avete ragione ;-)

  4. Avatar Junkie

    Visto che siamo in due con questa sindrome, possiamo chiedere che sia aperto un consultorio? Facciamo statistica significativa, che ne dici?

  5. Avatar oracolo

    Mah, potremmo cercarne altri e creare un movimento, un partito, una religione.

    Porterebbe ad esiti imprevedibili: un po’ come impugnare una sbarra piena di biglie d’acciaio andando in monociclo, immagino. O forse il moto browniano genererebbe una massa che esercita pressione costante in tutte le direzioni…

  6. Avatar Avio
    Avio

    Secondo me peggio della patologia “opinioni irremovibili anche a fronte di prove concrete e schiaccianti” c’e’ solo la sua versione mirrored: “opinioni irremovibili anche a fronte di prove concrete e schiaccianti, che casualmente sono sempre l’opposto di quello che stai dicendo tu in questo preciso momento”. Conosco alcune persone affette da codesta malattia. E’ impossibile confrontarsi con esse. Qualunque sia la tua opinione al momento, la loro e’ sempre agli antipodi. Non importa con quanta velocita’ vari il tuo pensiero (sia perche’ ti convinci che in fondo possano aver ragione, sia che tu lo faccia apposta per spiazzarle). Sono sempre un passo avanti a te e negheranno fermamente e continuamente che tu possa star dicendo qualcosa di sensato.

    Figo eh! :D
    No, ovviamente no…

  7. Avatar oracolo

    Sì, ogni tanto mi sono capitate anche persone simili. Mi hanno sempre spiazzato: sembra così assurdo che possano semplicemente sostenere il contrario di quanto dici tu…

    Inutile dire che la conversazione finisce in un regime sinusoidale, con frequenza proporzionale al tempo necessario all’interlocutore per cambiare opinione dopo che mi sono conformato alla sua.

  8. Avatar baobab
    baobab

    Ci sono anch’io!
    E opterei per la fondazione di un partito (o di gruppo di sostegno)

  9. Avatar baobab
    baobab

    *o DI UN gruppo di sostegno

    (ok, a me serve anche quello per i refusisti anonimi)

  10. Avatar oracolo

    In tempi più civili di questi, per venire incontro a chi commentava avevo installato un plugin che consentiva di modificare e correggere i propri commenti nei cinque minuti successivi all’inserimento; poi aggiornarono WordPress, io aggiornai, l’autore del plugin non aggiornò o qualcosa di simile. Da allora, sono l’unico a poter correggere.

    Ciò suscita in me profonda solidarietà per tutti coloro che premono “Invia commento” e solo allora si accorgono del refuso: io stesso soffro di questa fastidiosa sindrome nei blog altrui. In questo sono in una posizione avvantaggiata per questioni meramente pratiche :-)

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