Scrivo molto bene, ma sotto sotto non sono per nulla capace, e si vede.
Mi limito ad esprimere delle opinioni su tutto; su questo blog regna un’oggettività che è difficile scorgere nella realtà. Perché sono pensieri netti: o bianco o nero, con mille sfumature di grigio.
Non mi contraddico mai, soprattutto quando lo faccio spesso.
Per ogni insulto una carezza, per ogni pugno un elogio, senza arte né parte (non posso restare seduto in disparte!).
E da questa funzione oscillante tra il positivo ed il negativo, un audace lettore deve estrapolare qualcosa calcolando il valor medio su un elevato numero di campioni. Se il Ph scende lo si alza, se si alza lo si abbassa, e con il colore della cartina ci facciamo un bel quadro.
Perché va a finire che si dice un sacco anche cercando di dire poco, figuriamoci quando si cerca di dire tanto.
L’unico modo per non dire nulla di se stessi è dire un sacco di banalità; e ancora non basta, accidenti. Ma tanto siamo vanesi.
E’ che la dualità ogni tanto snerva, comprendetemi e compatitemi. Torno all’uno.
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