Quando perdo tempo su Wikipedia sono come un gatto che corre dietro al laser.
L’idea non è poi così balzana; l’uomo ha evolutivamente bisogno di assimilare informazioni, per potersi meglio adattare all’ambiente e fare tutte quelle cose carine che fa.
A parte alcune notevoli eccezioni, trae un piacere quasi fisico dall’apprendere nuove nozioni. Epperò, coltivare patate non espone alla stessa quantità di informazioni che il browser medio sputa a ritmo imbarazzante.
Abituati a mangiare poco e di rado, non riusciamo più a fermarci. Ci ingrasserà il cervello?
O forse qualcuno ha in mano il puntatore laser, e si diverte a farci perdere tempo davanti ad internet per distogliere la nostra attenzione da qualche oscuro segreto?
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