Enigmastica

Tutto questo è vero, senza menzogna, certo e verissimo.
Ciò che è in basso è come ciò che è in alto, e ciò che è in alto è come ciò che è in basso, per perpetuare il miracolo della Cosa Unica.
E poiché tutte le cose furono Una, per la mediazione di Una, così tutte le cose sono nate da questa cosa Unica per adattamento.
Suo padre è il Sole, sua madre è la Luna.
Il vento lo ha portato nel suo grembo.
La Terra è la sua nutrice.
Il padre del telesma, di tutto il mondo, è qui.
La sua forza è integra, se è convertita in terra.
Separerai la Terra dal Fuoco, il sottile dal grossolano, dolcemente con grande ingegno.
Sale dalla Terra al Cielo, e nuovamente discende in Terra, e raccoglie le forze superiori e inferiori.
Così avrai la gloria di tutto il mondo.
E ugualmente fuggirà da te ogni oscurità.
Questa è la forza forte di ogni forza, perché vincerà ogni cosa sottile; e penetrerà ogni cosa solida: COSI’ IL MONDO E’ STATO CREATO.
Da ciò deriveranno dei mirabili adattamenti, il cui metodo è qui.
E’ per questo che sono stato chiamato Ermete Trismegisto, possedente le tre parti della filosofia di tutto il mondo.
Ciò che ho detto sull’operazione del Sole è completo.

Rimango affascinato di fronte a testi di ogni tipo, di qualunque provenienza.
Quanti occhi avranno letto queste parole, interrogandosi sul vero significato, cercando qualcosa di più dei giorni tutti uguali, non trovando albe e tramonti tutti diversi?

Commenti

Una risposta a “Enigmastica”

  1. Avatar Mothmor

    E io continuo a sostenere l’importanza del vuoto, della mancanza, dell’Abisso. Mi affascina morbosamente. La triade superiore è irraggiungibile, perché prima bisogna attraversare un ponte che non esiste, proprio come Indiana Jones alla ricerca del Graal (che caso, vero?) E allora, se non si può vedere, o sentire la presenza di qualcosa che è necessario conoscere e superare, come è possibile pensare che il mondo sia completo? Semplice: si crede. Ci si convince che qualcosa ci sia. Non lo si vede, non lo si sente, non lo si percepisce nemmeno minimamente. Eppure ne siamo teleologicamente convinti. Che sia un occhio in un triangolo, una sfera di pura luce nata dai veli del nulla, un coacervato primordiale, una superforza che racchiuda in se tutte le forze dell’inizio dell’universo meccanicistico, che sia una divinità a sei braccia o un dragone elementale, in qualche modo il “tutto” è cominciato. Se così non fosse, non saremmo qui a parlarne.

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