E poi il messaggio finale: la vita vale comunque la pena di essere vissuta.
E’ anche vero, ma. Gente come me dimentica di respirare: dimentica il ruvido e il colore intenso, il suono e l’aspro, ed in certi rari momenti riesce a spegnere la mente e ricordare come ci si sente la prima volta che si respira (o un’approssimazione, o una simulazione… va bene tutto).
Però poi la mente si riaccende, e tornano le sbarre.
Non c’è da stupirsi se si cerca il satori.
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