Credibilità

E’ fastidioso avere a che fare con il bugiardo. Non puoi fare affidamento su ciò che dice. Mette a disagio.

Ciò rende fastidioso essere il bugiardo. Quasi nessuno si sceglie questo personaggio: è facile entrare nella parte, ma difficile uscirne. Tutti abbiamo bisogno che almeno una piccola porzione di ciò che diciamo venga considerata attendibile. L’essere considerati completamente inaffidabili ci taglia fuori dalla comunicazione.

Forse è questa consapevolezza che ci spinge a difendere a spada tratta il contenuto della nostra memoria, per confuso che sia.

Ovviamente ti ho detto di vederci alle cinque, non alle sei. Ovviamente a casa mia, non a casa tua. Ti dico che ci conosciamo da cinque anni, non da sei. Questo è il suo secondo libro, non il terzo.

Più le nostre parole vengono messe in dubbio, più ci affezioniamo alla causa e combattiamo per gridare a tutti “Potete credere a ciò che dico”.

Per fortuna nessuno tiene una classifica di quanto spesso ci azzecchiamo, e la nostra credibilità dipende da ben altri fattori, talora tragicamente ingiusti: il tono della nostra voce, le parole che usiamo, la fiducia che abbiamo conquistato.

A qualche livello siamo tutti manipolatori della verità. A qualche livello siamo tutti manipolati: da altre persone o, e forse è peggio, dai nostri pregiudizi.

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