Esercizio: sostenere il proprio sguardo per cinque minuti. Uno specchio sarà più che sufficiente allo scopo.
Quando si saprà sostenere il proprio sguardo, si può passare a quello degli altri. Non vale fissare un punto all’infinito: bisogna proprio guardare gli occhi, e capire cosa hanno da dire.
Ho provato cinque minuti fa con questa gattina ed ho capito come ci si sente a guardare negli occhi una sfinge. Michael Ende, nella Storia Infinita, riporta che è come sentirsi porre tutte le domande dell’universo… e non si ha la prontezza di spirito di rispondere: «42!»
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