Autoevocazione – 2

Oltre all’autoevocazione involontaria, all’inseguire fantasmi piacevoli, c’è anche un’autoevocazione consapevole.

Per qualcuno diventa una droga.

E’ l’arte di evocare in sé archetipi. Lo si fa inconsciamente, o consapevolmente: peschiamo a piene mane da simboli bellissimi, perfetti quanto irreali, che per qualche minuto trasformano dentro.

Io percorro una copia interiorizzata e banale dell’albero, ma ognuno ha i suoi sistemi. Un mantra, un’immagine, una canzone lavora dall’interno e costruisce un’emozione con frammenti di ricordi.

Prossimamente, ancora sulla caduta dal paradiso terrestre.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *